IL SISTEMA UNIQO R PER EFFICIENTAMENTO DELL’INVOLUCRO EDILIZIO
Il sistema UNIQO R è progettato e realizzato al fine di efficientare l’involucro edilizio di ogni genere di fabbricato per il raggiungimento della classe energetica italiana A 4 (edificio NZEB con il completamento impiantistico). Questo sistema si compone di
• sistema cappotto micro retroventilato
• sistema oscuranti frangisole e serramenti
• tetto piano e coibenza in copertura
Il SISTEMA A CAPPOTTO MICRO-RETROVENTILATO
Esso è composto da una intelaiatura metallica zincata al fine di regolarizzare la facciata anche in caso di presenza di mattonelle, piastrelle, marmi, intonaci cedevoli e presenza di lesene, incavi o sporti di qualsiasi natura e spessore. Il sistema permette inoltre di regolarizzare facciate non perfettamente planari o con situazioni di errate verticalità diffuse, non idonee alla posa di un cappotto tradizionale. Nella condizione di presenza di umidità di risalita, come spesso accade negli edifici esistenti con attacco a terra non impermeabilizzato, la retro-microventilazione ottenuta con lo strato in lana di vetro in bassa densità e spessore variabile, si ottiene la migrazione ascendente della umidità in eccesso verso la sommità della parete di facciata, senza dispersioni termiche, in quanto il cappotto è sigillato sin dalla partenza nel punto più basso dell’edificio tramite zoccolatura a tutto spessore realizzata in XPS e sigillata. Anche le probabili efflorescenze di salnitro sono compensate dallo spazio offerto dalla lana in bassa densità. Per la regolarizzazione delle superfici la griglia di supporto metallica zincata viene distanziata da componenti in xps realizzati a spessore variabile, consentendo così il fissaggio con idonei tasselli (natura della muratura diversa) evitando anche il leggero ponte termico che si crea di tipo puntiforme. La griglia metallica così realizzata contiene nella cavità planare tra montanti e traversi la lana di compensazione. Utilizzando il materiale coibente in eps opportunamente sagomato ad incastro nella parte retrostante si realizza la posa a grandi formati 1000×1200 mm, con disposizione a «mattoncino». Il fissaggio degli elementi in eps avviene con maglia 60×60 cm con viti galvanizzate e piattelli in plastica con tappo di chiusura. Lo spessore a la natura di questi elementi in eps determinano le caratteristiche coibenti del sistema finito. È adattabile la finitura a rasatura con rete in fibra di vetro, intonachino in spessore o tinta elastomerica, comunemente utilizzata per i cappotti tradizionali. Nelle campiture eccedenti i 40 mq è consigliabile realizzare idonei giunti di dilatazione superficiali atti a compensare le dinamiche dovute alla dilatazione termica dei materiali in condizioni di irraggiamento solare. I valori U della parete possono raggiungere, secondo la zona climatica dell’intervento il valore 0,08 W/m2K. L’EPS può essere grafitato (maggiore coibenza) o bianco secondo il progetto dell’efficienza energetica dell’involucro. La lana di vetro in bassa densità contribuisce ad aumentare lo sfasamento termico estivo e contestualmente l’isolazione acustica, migliorando il requisito acustico passivo dell’edificio.
IL SISTEMA OSCURANTI FRANGISOLE E SERRAMENTI
Questo sistema comprende, nel caso di retrofit per edifici esistenti, la rimozione e lo smaltimento del serramento attuale con sostituzione di nuovo serramento con telaio «a zeta» e coprifili esterni, utilizzando il telaio del serramento precedente quale foro di montaggio del nuovo infisso. La posa avviene con caratteristiche ermetiche utilizzando guarnizioni espandenti e sigillanti polimerici. Il sistema è composto da una intelaiatura realizzata in legno multistrato che fissata alla facciata esistente funge da supporto del cassonetto a scomparsa posato a voltino, lo strato coibente che ospita la guida di scorrimento delle frangisole oscuranti è fissato all’intelaiatura in multistrato e può essere intonacato o rivestito con carter metallici a seconda delle esigenze estetiche/funzionali dell’edificio. Il nuovo davanzale è realizzato in sovrappoggio a quello esistente con interposto uno strato di aerogel 10 mm. La dimensione del nuovo davanzale è relativa al maggior spessore dell’involucro edilizio. I nuovi serramenti in PVC hanno profili con 7 camere e tripla guarnizione tra telaio e anta. Essi ospitano vetrate a doppia camera con gas argon e trattamento basso emissivo. Il valore Ug delle vetrate è 0,6 W/m2K mentre il telaio ha valore Uf=0,095. è ulteriormente migliorato data la copertura perimetrale delle spalle coibenti che ospitano la guida del sistema oscurante. I serramenti porta-finestra hanno in dotazione una soglia ribassata con valori coibenti idonei per case passive. Ogni serramento apribile beneficia dell’apertura a vasistas di serie. Il valore di riduzione del rumore si attesta tra i 37 e i 40 Db, valori al di sopra del minimo di legge attuale. Il sistema oscurante frangisole è di tipo «a scomparsa» entro il cassonetto soprastante al voltino del serramento. Detto cassonetto viene ospitato completamente nello spessore del cappotto termico ed è isolato dalla muratura dell’edificio attraverso uno strato coibente composto in natura e spessore a seconda dello spazio disponibile. Il sistema oscurante è a funzionamento elettrico ed è comandato elettricamente dall’interno dell’edificio in alimentazione singola o multipla. L’alimentazione avviene attraverso cavi elettrici in doppio isolamento ospitati all’esterno della muratura dell’edificio nello spazio di interstizio ove si trova la lana di vetro. Le lame frangisole oscuranti possono essere a chiusura totale o a inclinazione parziale a seconda del gradimento della diffusione luminosa decisa dall’utente. Anche in posizione abbassata con lame orizzontali avviene ugualmente una importante condizione di apporto termico invernale. Nelle facciate esposte all’irraggiamento solare, si avrà un significativo guadagno gratuito invernale, e contestualmente si potranno regolare le quantità di luce da immettere negli ambienti. In fase estiva le lame frangisole impediscono l’irraggiamento diretto sulla vetrata che, essendo ad alto guadagno energetico, porterebbero al surriscaldamento dei locali interni. Complessivamente il sistema così progettato e realizzato avvicina le caratteristiche dell’edificio a quelle di edificio passivo con la sola differenza che alcuni ponti termici strutturali con l’esterno non possono essere corretti completamente.
TETTO PIANO E COIBENTAZIONE IN COPERTURA
I benefici migliori sono raggiungibili se l’edificio ha una copertura di tipo piano così da poter raccordare facilmente la coibentazione delle pareti con quella posta sull’estradosso della copertura esistente. Si realizza una nuova copertura che comprenda strati in EPS in media densità con spessori minimi a partire da 25 cm. Una superiore stesa di pannelli pendenziati in EPS forma il displuvio per la raccolta delle acque meteoriche sul perimetro dell’edificio e, ove possibile, raccordabili con gli scarichi esistenti. Un doppio strato di lastre in fibrocemento realizza il piano di posa di una guaina poliolefinica termosaldata e incollata previa posa di barriera al vapore e strato superiore di geotessile. La successiva formazione di pavimentazione galleggiante formata da elementi in cemento di dimensioni 50×50 cm x 4 di spessore, posati su dischi distanziali, fornisce la protezione meccanica della guaina impermeabile e al tempo stesso diviene elemento di fissaggio zavorrante dell’intelaiatura strutturale dell’impianto fotovoltaico. Lo stesso strato di piastrelloni agisce come elemento inerziale termico utile in fase estiva.